Storia dell’Ordine
Il giorno 31 ottobre 1948 i dottori Igino Bonelli, Marcello Raffaelli, Vittorio Emanuele Fabbro, Nello Minati, Cornelio Condini, Claudio Grezler, Tullio Martinelli, Remo Zucchetti, Mario Melchiori, Giuseppe Venzo, Livio Andreis, Arrigo Ferrari, Riccardo Sartori, Renzo Gasperi e Ottorino Angeli costituirono l’”Ordine Dottori Commercialisti della provincia di Trento“.
115 colleghi fondatori adottarono un libero statuto, sull’esempio di quanto già fatto dall’ordine di Milano e da alcuni Ordini di altre province, poiché la legge regolatrice della professione era ancora da venire (fu approvata, com’è noto, col successivo D.P.R. 27.10.1953, nr. 1067) ed era stato sciolto, dopo la Liberazione, il precedente “Sindacato fascista dei Dottori Commercialisti”.
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Alcuni passi dello Statuto, letti a cinquant’anni di distanza, possono far sorridere: vi si legge che oggetto dell’Ordine, oltre alla disciplina della professione e al suo incremento, alla formazione delle tariffe e alle attività culturali in campo economico, era “l’assistenza tributaria ai propri iscritti”. Concludeva con una affermazione tanto lapidaria quanto bene augurante: “La durata dell’ordine è illimitata”.
Molto tempo è passato da allora e l’Ordine di Trento e Rovereto si è completamente rinnovato ed notevolmente aumentato per dimensione. Purtroppo nessuno dei colleghi fondatori esercita ancora la professione. Tra di loro ricordiamo il primo presidente, il dr. Nello Minati, e il suo successore, il dr. Igino Bonelli, che resse il Consiglio dal 1951 al 1973.
Sfogliando le pubblicazioni dell’Albo e dell’Elenco speciale succedutesi nel tempo si assiste ad una progressione numerica dei dottori commercialisti piuttosto forte, che assume una marcata accettazione dopo il 1985.
La pubblicazione del 1956
riporta 48 iscritti, tra cui alcuni colleghi di maggiore anzianità attuale: Bruno Frizzerà, Carlo Bettini, Giuseppe Vista, Bruno Dalpiaz, Franco Crescini, Remo Tamanini e Giovanni Franzoi. Nel 1962 gli iscritti sono 57. Nel 1967 passano a 73. Nel 1974, anno nel quale subentra alla presidenza il dr. Giuseppe Vista, il numero sale a 90. Nel 1979 gli iscritti sono 86 ed è presidente il dr. Giuseppe Baratella. Dopo la pausa degli anni ’70, il numero riprende a crescere: nel 1985, con la presidenza del dr. Mauro Conzatti, siamo già a 112, e poi nel 1989, 169 nel 1991, 181 nel 1993, 238 nel 1997 e 246 nel 1998. Parallelamente all’aumento numerico si è enormemente trasformata la natura della professione.
La seconda metà degli anni ’80
Dalla seconda metà degli anni ’80 l’attività dei professionisti iscritti si è concentrata nei settori dei servizi contabili e della consulenza ed assistenza tributaria, spinta da una pressante domanda di mercato in queste aree. Ma quasi tutti i professionisti iscritti operano ancora, con varia intensità, nei settori di origine della categoria, quelli della consulenza economica alle imprese, della valutazione delle aziende e della attività di ausilio nei procedimenti giurisdizionali, dove rientra anche la funzione di curatore fallimentare.
A queste attività, nel tempo, l’aumentata complessità del sistema economico e della pubblica amministrazione hanno aggiunto quelle relative alla revisione contabile, alla partecipazione ad organi di controllo, la consulenza e la condizione riorganizzazione aziendali e/o societarie, la consulenza legale nei settori della contrattualistica, del diritto commerciale e di altre aree specialistiche. È prevedibile che i dottori commercialisti nei prossimi anni si concentrano su questi ultimi campi di attività, rafforzando in taluni casi una vocazione di “revisori contabili” e in altri quella di “giuristi d’impresa”.
L’aumento della “popolazione” dei dottori commercialisti e l’ampliamento delle aree della loro attività hanno caratterizzato dell’Ordine di Trento e di Rovereto, come quella di tutti gli altri ordini italiani, soprattutto negli ultimi 20 anni.
1° gennaio 2008
Il 1° gennaio 2008 dalla fusione fra l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed il Collegio dei Ragionieri, è nato l’Ordine dei Dottori Commercialisti (iscritti in sezione “A”) e degli Esperti Contabili (iscritti in sezione “B”).